L’Associazione sportiva-dilettantistico Diversamente Marinai (ASD DM) è stata fondata nell’agosto 2011 da Luca Agujari, Marco Marmeggi, Losan Piatti e Tommaso Scalsi che hanno deciso di condividere la passione per il mare e la navigazione a vela trasformando l’imbarcazione Velagodete in un laboratorio galleggiante di opportunità per l’integrazione sociale e la valorizzazione delle professionalità giovanili.
L’idea fondante dell’ASD DM consiste nel credere che le barriere e le sfide – socio-economiche, culturali, fisiche e mentali – possano essere superate grazie ad un approccio esistenziale basato sul coraggio e sulla solidarietà.
Diversamente Marinai significa essere convinti che la diversità non sia un limite, bensì uno stimolo e che aprirsi al confronto contribuisca ad incidere profondamente sulla qualità della propria vita.
La barca a vela rappresenta un ambiente ideale, in cui ogni “marinaio” si misura con i propri limiti e con quelli degli altri, cercando di affrontarli insieme, mettendo a disposizione le proprie competenze e capacità per realizzare proposte concrete provando a vivere, collaborare, lavorare – e navigare – meglio insieme.
L’esperienza della navigazione in barca a vela, dove tutti sono partecipi attivi nella gestione di uno spazio e di un obiettivo comune, rappresenta un contesto di reale inclusione sociale, fortemente stimolante nell’ottica di uno sviluppo dell’autonomia giovanile, anche disabile.
Per questo, l’ASD DM mira a generare una cultura dell’integrazione sociale fra soggetti svantaggiati – giovani e disabili – attraverso la promozione e la creazione di reti di esperienze concrete, positive e di successo, fra varie organizzazioni pubbliche e private del territorio toscano.
I nostri obbiettivi:
- Contribuire alla creazione di una rete fra le varie associazioni disabili e non del territorio toscano ed extraregionale, per realizzare insieme percorsi formativi ed attività professionali, sportive, ricreative, culturali, artistiche, legate al mondo della vela;
- Coinvolgere e collaborare con le autorità locali a livello comunale, provinciale e regionale e con le loro reti di associazioni territoriali per la realizzazione di percorsi formativi ed inclusivi delle categorie più svantaggiate;
- Generare un micro indotto di figure professionali legato al mondo della barca a vela e alle varie attività che vi ruotano attorno: educatori, psicologi, operatori sociali, skipper, sportivi, web designer, grafici, informatici, fotografi, videomaker, musicisti, project manager, organizzatori di eventi, scenografi, teatranti, ballerini, operatori turistici, etc.;
- Sensibilizzare, attraverso l’uso dei media locali, un vasto pubblico – prevalentemente toscano – su temi come l’autonomia giovanile, l’inclusione sociale, la ricerca e la creazione di opportunità professionali, la promozione dei diritti dei soggetti disabili ed di altre categorie svantaggiate fra cui i giovani non necessariamente disabili, l’ambizione ad una qualità della vita dignitosa in termini di servizi e di opportunità professionali delle stesse.